lunedì 16 marzo 2009

Il Furci esce vincitore dall'arena di Rina battendo per 2 a 0 un Savoca gladiatorio

da www.furcisiculo.net

del: 16 03 2009 - 12:59 - Autore: Giuseppe Allegra


Continua la marcia inarrestabile del Furci che centra la seconda vittoria esterna consecutiva superando il combattivissimo Savoca in una gara non certo bella, dal punto di vista del gioco, a tratti anche un po’ spigolosa e macchiata nel finale da un eccessivo nervosismo che è costato caro al Savoca. Certo il direttore di gara è apparso poco attento e inadeguato in molti frangenti, specie nella gestione dei cartellini, ma è anche vero che le due compagini ci hanno messo del loro per metterne in luce i limiti. Le espulsioni di Chillemi, dalla panchina del Furci, e quella di Nitori e Pollino del Savoca nel finale di gara a risultato già acquisito potevano essere evitate con un pizzico di buon senso in più da parte degli atleti. Al di là di questo non è stato certo l’arbitraggio a determinare il risultato a favore del Furci, ma la maggiore capacità in fase realizzativi che ha fatto la differenza, in una partita nella quale il Savoca ha fatto di tutto per portare a casa il risultato ma non è riuscita a concretizzare le occasioni portate alla porta di Briguglio che, dopo i minuti iniziali, un po’ incerti, è risultato il dominatore assoluto dell’area, intercettando ogni cross ed ogni lancio che ha varcato la linea dell’area di rigore.

Ed è stato proprio il Savoca, forte di una maggiore dimestichezza con il proprio terreno di gioco, ad impensierire in un paio di occasioni in avvio di gara la porta del Furci che, in più di una occasione se, l’è cavata per il rotto della cuffia grazie alla poca freddezza degli attaccanti avversari. La squadra di Fasolo appare impacciata e stenta a prendere le misure del terreno di gioco, alzando troppo il pallone e cercando sempre quel tocco in più che ha permesso agli avversari di rubare palla e ripartire. Il Savoca gestisce bene, invece, ogni pallone, badando al sodo e cercando subito la testa degli attaccanti in ogni situazione di possesso palla superando la zona di centrocampo dove, per le ridotte dimensioni del campo, è impossibile fraseggiare. La tattica avrebbe portato i sui frutti già ad inizio gara, quando Costa riceve un pallone la limite e lo protegge con successo portandosi pericolosamente in area, ma ritarda troppo il tiro facendosi rimpallare la conclusione da un difensore. La risposta del Furci è scomposta e qualche tentativo verso la porta del Savoca arriva solo sui calci da fermo conquistati dal solito lottatore Casale e da un vivace Muscolino. Devono passare circa una ventina di minuti prima che la capolista riesca ad imbastire una azione manovrata degna di nota: è Danto a trovare il tempo giusto per l’inserimento sulla destra, il suo cross e respinto debolmente di Pugno dal Portiere ma Muscolino non inquadra la porta ed il suo destro da buona posizione si spegne al lato.
Ma il Savoca non si fa intimidire e cerca con insistenza la via della porta, anche con soluzioni da fuori area, ma la mira dei suoi cecchini lascia a desiderare. La porta di Briguglio sembra tabù anche quando su un calcio d’angolo un difensore, indisturbato sul secondo, palo si trova sulla testa il pallone buono per il vantaggio ma colpisce debolmente mandando fuori.
Su un ribaltamento di fronte è invece Prestipino ad avere l’occasione più limpida del primo tempo, quando pescato da un rilancio si trova sulla testa un pallone per superare agevolmente il portiere in uscita ma calibra male non inquadrando la porta sguarnita.

Nella ripresa la trama della partita non cambia ed è il Savoca a cercare la via del gol ma con risultati deludenti mentre il Furci, chiusi tutti i varchi, pian piano prende le misure dell’avversario e del campo. Qualche grattacapo per Brigulio arriva dai calci da fermo e all’ottavo minuto è il difensore Impellizzeri a colpire di testa sul secondo palo su un calcio d’angolo ma la conclusione è debole e l’estremo difensore furcese controlla la traiettoria che si spegne debolmente alla sua sinistra.
La risposta alle velleità savocesi, arriva dalla panchina con una doppia sostituzione operata dal tecnico Fasolo: fuori Muscolino, sostituito da Coglitore sulla sinistra e, dopo pochi minuti dentro anche Annone per Prestia, autore di qualche buon cross nel primo tempo, per dare una maggiore spinta anche sulla destra. Ed è proprio Annone ad impensierire, con la sua prestanza fisica, la difesa del Savoca che sbanda ora su quel versante rischiando in un paio di occasione la capitolazione. Ancora una volta è Prestipino, al quindicesimo, ad avere sulla testa la palla buona per il gol ma, pressato da un difensore, il bomber furcese manda alto sulla traversa. Passano circa cinque minuti e ancora dalla destra arriva un pallone a Casale che, con un pregevole tocco, supera il suo diretto avversario che in piena area di rigore lo ribalta, ma il direttore di gara fa proseguire fra lo stupore di tutti su un rigore apparso sacrosanto. Il centrocampo del Furci si ritrova, specie nei suoi uomini più importanti come Cutroneo e Giannetto apparso fuori partita nel primo tempo, e la difesa del Savoca appare sempre più in apprensione sulle improvvise folate della capolista. E proprio su una di queste è ancora Prestipino ad involarsi verso la porta avversaria costringendo il suo diretto marcatore all’estremo sacrificio con un fallo che gli costa il rigore e l’espulsione per evidente fallo da ultimo uomo. Della trasformazione si incarica lo stesso Prestipino che, con estrema freddezza, manda il portiere da un lato e la palla dall’altra, regalando al Furci il gol del vantaggio.
La rete subita e l’inferiorità numerica fa saltare i nervi e gli schemi della squadra di casa che nel tentativo di rimettere in sesto il risultato scopre inevitabilmente il fianco ai pericolosi contropiedi del Furci. La pressione del Savoca è lodevole ma scomposta e dopo qualche tentativo, come quello di Nitori che al venticinquesimo, in mezza girata dal limite, non dà la giusta forza al pallone che si spegne nelle braccia sicure di Briguglio che nel secondo tempo ha troncato ogni offensiva arrivata nella sua direzione, il tecnico Fasolo decide di operare la terza sostituzione.
A lasciare il campo è l’ottimo Casale avvicendato da Pino, l’inserimento del quale, sulla destra, da vita ad una rotazione di ruoli che porta Annone sulla sinistra e Colgitore in avanti.
E’ ancora Annone l’uomo più pericoloso ma il suo contributo poteva essere ancora maggiore quando al trentacinquesimo chiede triangolo a Prestipino che scodella un pallone d’oro che lo mette solo davanti al portiere, ma la sua conclusione a rete è errata anche perché un pizzico di altruismo avrebbe messo in condizioni Coglitore, solo ad un metro dalla porta, di mettere a segno il due a zero. Ma evidentemente doveva essere proprio il nuovo entrato Pino il predestinato a mettere il sigillo all’incontro: l’azione parte direttamente dalle mani di Briguglio che, bloccato l’ennesimo traversone, lancia ad Annone che, fatto qualche metro, vede e serve in vanti Cutroneo che di prima intenzione mette al centro un pallone per gli accorrenti Coglitore e Pino con quest’utimo più lesto ad operare il tocco che mette fuori causa il portiere del Savoca. Il due a zero è servito, con tanto di inchino agli spettatori. Nel cinque minuti del finale e nei cinque di recupero, il Savoca dà fondo a tutte le energie nervose ma lo fa in maniera insensata, a risultato ormai acquisito e considerata la classifica che lo tiene ancora nettamente in corsa per un posto ai play off, ed a Mr Fleres non resta che sperare che l’arbitro non decida di calcare troppo la mano e privare la sua squadre di alcune pedine importanti per il rush finale.

Rimanendo in casa nostra, il Furci coglie una vittoria molto sofferta ma significativa, che mette la squadra del presidente Pino ad un solo gradino dalla promozione matematica, ma prima di mettere in opera l’arco di trionfo sulla via principale di Furci occorre far parlare i numeri, ed i numeri dicono che serve ancora un piccolo grande sforzo prima di lasciarsi andare ai meritati festeggiamenti.

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