martedì 17 marzo 2009

Riflessione di un caro amico ...

da un commento all'articolo del Colonnello sulla partita contro il Savoca.

Che bella cultura sportiva che abbiamo, poi ci lamentiamo delle figuracce all'estero dove lo sport è SOLO sport e le critiche vengono accettate con il giusto peso... senza drammi e senza intolleranze.
Leggere certi post in un contesto di terza categoria è sinceramente scoraggiante, sfido che il Colonnello vuole abbandonare.

Ma perchè è così difficile accettare una piccola critica, che poi spesso è solo un voto in una pagella fittizia, scherzosa, che vuole solo animare un confronto di idee e non vi esclude certo dalla convocazione in nazionale. Ma l'avete capito che dietro lo pseudonimo di "Colonnello" non c'è Marcello Lippi?!?!
Che valore volete che abbia questa pagella in realtà... prendete questi voti come un semplice gioco, una modesta opinione che non inficia i sacrifici che fate sul campo e se credete controbbattete... è un vostro diritto, è questo quello che si fa in un blog, civilmente e democraticamente, altrimenti non ha senso tenerlo aperto.
Chiudete i battenti e triceratevi in inutile e tombale silenzio... manco foste all'utimo posto in campionato...

Caro Fasolo non posso che dirti: "nemo profeta in patria" (per i più piccoli Nemo non è il pesce del cartone...;-) ma stai certo che chiunque verrà al tuo posto, se verrà, avrà la sua dose, perchè è specialità di alcuni saper solo e soltanto criticare e lo farebbe anche se ti chiamassi Mondonico, altro che Fleres...;-)))))
E poi proprio ieri sei stato sopra ogni critica perchè hai azzeccato tutto quindi i detrattori farebbero meglio a parlare d'altro.

Scusate l'intrusione, spero che riflettiate su quanto da me scritto, e se poi ci tenete tanto ad essere autolesionisti, perchè alla fine è di questo che si tratta, fate pure. Nessuno parlerà più di nessuno... ne in bene e bene in male.

In bocca la lupo per la vittoria finale, sempre e comunque vostro tifoso.
Peppe Allegra.

3 commenti:

jerry ha detto...

Grande Peppone si u megghiu...
Che erano belli i tempi che giocavi tu, appena uno piu' piccolo parlava o si lamentava in quel caso ero io il più piccolo lo facevano stare zitto dopo un secondo.
Anche nei tornei di Metauro al "Bernabeu" non potevo parlare altrimenti... erano cazzi.
Invece ora parlano tutti... i piccoli fanno i grandi.
Un saluta al mio capitano
PEPPE ALLEGRA DA GIOVANNI MUSCOLINO

Anonimo ha detto...

... io non le volevo dire queste cose, non mi piace fare paragoni, ma hai detto una sacrosanta verità!!! Mi fa ancora più piacere che te ne ricordi e che gli dai un valore educativo. Perchè questo facevano una volta i grandi e non i "scattri". Fatti dire da tuo padre (Grandissimo Leo) come si stava in una squadra ai suoi tempi... oggi se ti compri un paio di Nike o di Adidas sei il nuovo Ronaldo, e guai a chi parla, che ridere... qualche anno fa non avrebbero messo nemmeno il naso negli spogliatoi.

Quando ho iniziato io "'nni scippài mustacciuni" che ancora me li ricordo, oggi sembra una cosa medioevale ma anche con quelli ho capito cosa è il rispetto.
Oggi il rispetto è sparito e questa è la cosa più grave perchè quando "il pallone si sgonfia" (e si sgonfia per tutti) i valori sono la cosa più importante.
E sotto questo punto di vista mi sento fortunato ad essere cresciuto con i "vecchi" metodi.

E' stato propro Luigione a lanciarmi nella mischia in seconda categoria, avevo sedici anni e mi mise in campo nonostante avesse a disposizione portieri ben più esperti di me. O era un pazzo o forse lo meritavo, non certo perchè reclamavo di giocare, ed i fatti gli hanno dato ragione.
Da allora ho imaprato a stare al mio posto, ho giocato con dei mostri sacri di quel tempo ed ho imaprato da loro. Sono sempre stato umile e rispettoso, anche se ero un pò esaltato da ragazzo e... quando esageravo c'era chi mi rimbrottava come un padre.
Li ringrazio tutti di cuore, grazie a loro sono meturato.

Grazie anche a te Giovanni, veramente, che con il tuo apprezzamento mi hai regalato la tua stima ed io la ricambio di cuore. Siamo di due generazioni diverse ma sei maturo quanto me, spero che qualcuno della tua età, e anche più giovane, capisca che lo sport è una metafora della vita ed impari a viverla con umiltà e sacrificio. Tu mi capisci vero...

Ragazzi divertitevi, state vivendo un momento eccezionale, godetevelo senza perdervi nulla, nemmeno una virgola, fate la gavetta se necesario e imparate anche dalle esperienze negative... assorbitele come una spugna e diventerete... uomini.

Con il consueto affetto.
Peppe Allegra

jerry ha detto...

Allora forza ragazzi che tra non molto si festeggierà la promozione voglio vedere se ci saranno pure gl'anonimi...
Un saluto al mister che ha un pazienza esagerata... forza furciiiiiii