domenica 18 gennaio 2009

Il Furci batte l’Alì e chiude il girone d’andata in testa alla classifica

di Giuseppe Allegra

Si conclude con la vittoria del Furci per due a zero l’atteso confronto che vedeva opposta la capolista del girone B di terza categoria all’ Alì Terme, diretta inseguitrice della squadra del presidente Pino. Con questa vittoria il Furci arriva al giro di boa dopo aver mantenuto la testa della classifica fin dalla prima giornata senza concedere nemmeno un punto alle avversarie scese sul terreno di gioco del “Luigi Papandrea”. Un rullo compressore tra le mura amiche la squadra allenata da mister Fasolo che si apprestava a questa importante sfida con alle spalle la delusione della prima sconfitta stagionale subita sul campo del Riviera Sud. Sconfitta arrivata al culmine di un periodo di forma fisica non brillantissimo, trend in parte confermato anche in questa partita vinta, come ultimamente spesso accade, più con le individualità che con il gioco. Per l’occasione il tecnico furcese ha potuto nuovamente disporre del difensore Chillemi, reduce dalle due giornate di stop inflittegli dal giudice sportivo, e del centrocampista Giannetto, reduce da un infortunio, partito in panchina a scopo cautelativo.
Così davanti a Cocuccio in porta, Fasolo conferma Pino terzino destro con centrali Palato e Niosi mentre l’estrema sinistra è affidata a Chillemi con il preciso intento di coprire le puntate offensive di Muscolino avanzato sulla linea dei centrocampisti. Con Prestia e Cutroneo il centrocampo si completa con Lo Re sulla fascia destra a supporto dei due terminali offensivi Prestipino e Casale.
Al loro ingresso in campo le due squadre si trovano di fronte una cornice di pubblico davvero eccezionale con gli spalti gremiti in ogni ordine di posto da tifosi e spettatori giunti per assistere a questa contesa.

Giusto il tempo del sorteggio che a soli due minuti dal calcio d’inizio il Furci si trova già in vantaggio. E’ Pino a sfruttare la fascia destra con la sua progressione e giunto sulla metà campo lascia partire un preciso lancio che coglie di sorpresa la difesa ospite che lascia troppo spazio a Prestipino che non si fa pregare due volte infilando con un preciso tiro nell’angolo basso il portiere Di Bella. Non si poteva sperare in un inizio migliore e così il vantaggio fa da corroborante al morale del Furci che si scrolla di dosso in un attimo i fantasmi della scorsa domenica, mentre l’ Alì ci mette qualche minuti prima di metabolizzare l’improvviso svantaggio e quando lo fa impronta una reazione un pò troppo spavalda scoprendo il fianco alle verticalizzazioni degli avversari che, pochi minuti dopo, con una azione molto simile a quella del gol portano nuovamente Prestipino in condizione di battere a rete solo in area ma l’attaccante viene steso con un intervento falloso di un difensore. Tutti aspettano il fischio dell’arbitro che però tra lo stupore generale fa segno che il gioco può proseguire. Il rigore negato innervosisce eccessivamente i giocatori del Furci che iniziano a contestare apertamente ogni decisione arbitrale rischiando inutili cartellini invece di amministrare con calma il vantaggio, nervosismo che porta a numerosi errori in fase di impostazione e alcune volte anche nei disimpegni difensivi. Così l’ Alì Terme comincia a riordinare le idee iniziando as affacciarsi dalle parti di Cocuccio grazie alla vivacità del suo centrocampo ed alle puntate offensive di Marino che ormai si è insediato stabilmente in zona d’attacco. Ma a parte qualche calcio d’angolo ed una bella azione condotta da fondo campo da Enrico Casablanca, ma conclusa con un tiro da dimenticare da parte di Smiroldo, nessun pericolo sostanziale per la porta difesa da Cocuccio.
Il gioco in questa fase ristagna a centrocampo dove le opposte linee cercano di prevalere l’una sull’altra senza dar vita però ad azioni degne di nota.
L’unico lampo prima della conclusione della prima frazione di gioco arriva dai piedi di Peppe Lo Re, fino a quel momento poco cercato dai compagni, che lascia partire una sassata improvvisa che si stampa sulla traversa della porta aliene. Da li alla fine poco o nulla.

Al rientro in campo le due squadre si ripresentano in campo senza alcuna variante nei moduli con i due tecnici intenti piuttosto a riportare un po’ d’ordine nelle soluzioni scelte in partenza. Ed in effetti l’inizio ripresa risulta più gradevole con le due squadre protese nell’intento una di pareggiare l’altra di segnare il gol che metterebbe al sicuro il risultato. Paradossalmente è però la squadra di casa, in teoria forte del vantaggio, a rischiare un paio di volte in contropiede facendosi trovare impreparate su un paio di verticalizzazioni una scaturita da un disimpegno errato di Palato, sventata da un prodigioso recupero di Niosi, e l’altra neutralizzata dall’uscita di Cocuccio costretto ad allontanare il pallone con i piedi anticipando fuori area un attaccante. A questo punto Fasolo fiuta il pericolo nell’aria e dopo soli dieci minuti opera le prime due sostituzioni: fuori Prestia che lascia il posto a Giannetto e dentro anche Annone che rileva un Muscolino rimasto un po’ fuori dalle trame offensive. Gli innesti apportano subito nuova linfa al gioco del Furci che ricomincia premere con insistenza nella metà campo avversaria. Al quarto d’ora è ancora Prestipino a mettere in crisi la retroguardia ospite che attua male la tattica del fuorigioco liberando la fuga dell’attaccante che giunto in area viene rudemente strattonato da un difensore in disperato recupero nel tentativo di impedire il tiro a botta sicura. Questa volta all’arbitro non rimane che mettere in atto il regolamento: rigore ed espulsione del giocatore per fallo da ultimo uomo. Furibonde le proteste dei giocatori aliesi che reclamano un presunto fallo avvenuto in precedenza a metà campo ma il direttore di gara è irremovibile. Sul dischetto si presenta lo stesso Prestipino che scegliendo la soluzione di potenza si fa parare il tiro da Di bella. Il rigore neutralizzato suona come una rivincita per i giocatori dell’Alì, come una giusta compensazione del destino per il presunto torto subito, ma il Furci è ormai proteso alla ricerca del gol della sicurezza e l’uomo in più non fa che accentuare la supremazia in campo.
Così al ventesimo è Casale a sfiorare il gol. Dopo aver ricevuto palla al limite d’area l’attaccante supera con un pregevole stop a seguire il diretto marcatore ma calcia però centralmente permettendo al portiere di respingere con i piedi. Casale si ripete poco dopo intenzionato a consumare la sua rivincita con il portiere avversario ma viene atterrato da un intervento irruente di un difensore: è di nuovo rigore. Nonostante il cambio di rigorista è ancora una volta il portiere ospite ad ergersi a protagonista parando anche il penalty calciato questa volta da Palato. La porta difesa da Di Bella sembra stregata da un sortilegio ma come in ogni favola che si rispetti è il “Principe” a rompere l’incantesimo e così il centrocampista Cutroneo, tenendo fede al soprannome affibbiatogli dai tifosi, scaglia un tiro maligno da fuori area, forte ma centrale, che il portiere valuta male facendoselo sfuggire alle sue spalle. Il raddoppio cancella ogni velleità della squadra ospite che fino a quel momento, nonostante l’inferiorità numerica, si era difeso con grinta e così nel finale il punteggio avrebbe potuto essere più rotondo. Al trentacinquesimo e Palato a spedire alto di testa da ottima posizione sugli sviluppi di un calcio d’angolo, mentre cinque minuti dopo e Annone a calciare un bolide la volo da posizione defilata che lambisce il palo opposto.
Fasolo cerca così di fare scorrere il tempo operando tutte le sostituzioni ancora a disposizione e nel finale sono della partita anche l’attaccante Coglitore, l’esterno Carnabuci che rileva Lo Re e a dieci minuti dalla fine entra anche Danilo Rinà che prende il posto di Chillemi che macchia il suo ottimo rientro dimostrando di non aver gradito la sostituzione.
L’ultimo sussulto è dell’Alì che allo scadere del tempo regolamentare divora l’occasione si segnare il gol del due a uno con il suo numero dieci che a pochi passi da Cocuccio sceglie male il tempo su un ottimo cross mettendo fuori tempo anche un compagno accorrente.

Con l’ennesima vittoria del Furci cala così il sipario su un girone di andata che ha il Furci in leggera ripresa rispetto alle ultime uscite, anche se il gioco si è visto solo a sprazzi. Inspiegabile il nervosismo messo in mostra nella seconda metà del primo tempo, atteggiamento assolutamente ingiustificato in un frangente nel quale andavo solo amministrato il vantaggio, con la dovuta calma e con intelligenza tattica, materie prime indispensabili al rientro in campo dopo il giro di boa che vedrà il Furci impegnato fuori casa in quasi tutti gli scontri diretti con le compagini rivali per la vittoria finale.

Pubblicato su www.furcisiculo.net

Nessun commento: